Il mondo cambia. Cambia velocemente il mercato, cambiano le strategie commerciali. Se prima bastava essere bravi a produrre, oggi un’azienda manifatturiera deve cambiare i suoi modelli di riferimento consolidati, o rischia di restare al nastro di partenza.
Sul valore che ha la comunicazione nelle dinamiche commerciali, nella creazione di un’ottima reputazione aziendale, pensiamo che nessuno possa disquisire. E’ un dato di fatto. Chi sa comunicare meglio dei suoi competitor vince. E’ così da sempre. Un’identità distintiva, una buona reputazione e riconoscibilità sui mercati non solo aiuta nei processi commerciali, ma contribuisce ad aumentare anche il valore economico di mercato dell’impresa perché somma il valore intangibile a quello tangibile rendendo l’azienda più appetibile, riconoscibile, preferibile.
Ma lo sviluppo tecnologico e nuove dinamiche di comunicazione digitale hanno cambiato tutto, rendendo possibile, da scrivania, raggiungere clienti e farsi conoscere nel mondo intero senza dilapidare migliaia e migliaia di euro in costosissimi stand fieristici e viaggi all’estero (che oggi sono praticamente impossibili data l’emergenza pandemica).
La reputazione oggi si può costruire “a tavolino” rendendo possibile creare identità e relazioni trasferendo la comunicazione dal mondo fisico a quello virtuale riducendo di fatto costi e tempi per l’ottenimento di risultati concreti.
Oggi non è tanto importante quanto grande è un’azienda. Un buon piano, un’agenzia competente, dinamica e flessibile nell’utilizzo di tutti i servizi utili al processo comunicativo, idee e creatività, un rapporto empatico con il fornitore, un budget tutto sommato modesto e la competizione con i concorrenti, anche più grandi, è possibile. Ottenere ottimi risultati in tempi brevi è possibile.
Sappiamo che molte aziende pensano di ottenere risultati con il “fai da te” impegnando risorse interne che dopo l’entusiasmo iniziale non trovano più il tempo per fare; spesso provocando un effetto contrario per la mancanza di padronanza dei mezzi (utilizzo dei software, creazione delle fonti, mancanza di creatività, utilizzo di testi inadeguati…). Il mestiere “della comunicazione” è fatto di processi, strategie, studio, analisi, conoscenza dei mezzi, strumenti, creatività: in un solo termine, professionalità, o competenza, e padronanza di tutti i mezzi della comunicazione.