Nella technical communication c’è una figura che deve servire da ponte tra azienda che produce macchine o attrezzature, e utente che le utilizza. Questa figura non si inventa.
La figura del redattore tecnico non si inventa. Si conquista questo titolo con l’esperienza di anni e anni di lavoro, con una sensibilità particolare ed una passione per tutto quello che è tecnico e tecnologico, con un bagaglio di competenze non indifferente.
Scrivere e comporre una documentazione tecnica, un manuale d’uso, un libretto di istruzioni significa saperne di meccanica, di elettronica, di materiali di costruzione, di componenti.
Significa sapere leggere i disegni tecnici, gli schemi elettrici, lavorare con un programma 3D per elaborare disegni, con un programma grafico per renderli più fruibili ed interpretabili anche da un utente non particolarmente esperto. Ma queste caratteristiche valgono ugualmente se la documentazione non è tradizionalmente cartacea ma trasferita in un video o in un file multimediale, un catalogo tecnico.
Grande preparazione tecnica, quindi, un’ottima capacità di analisi logica delle informazioni da trasferire, un utilizzo smart delle fonti, una sensibilità grafica, un’ottima conoscenza dei software da utilizzare. Perché se è vero che il lavoro nel suo complesso è un lavoro di squadra che coinvolge altri colleghi, è altrettanto vero che avere padronanza di tutti i processi aiuta a velocizzare le attività eliminando di fatto tempi morti, incomprensioni ed un tempo più ridotto in fase di revisione finale.